Longevità: l'elisir di lunga vita

Longevità è un concetto vecchio quanto l'essere umano, che negli ultimissimi anni sta tornando di moda, per tutti gli innumerevoli effetti positivi sulla qualità della vita.
Essere in salute anche in età avanzata, essere forte, attivo e mentalmente lucido anche dopo aver raggiunto età anagrafiche importanti e, soprattutto, essere giovani, curiosi ed entusiasti più a lungo: tutto ciò è longevità.

In questo articolo scoprirai molto meglio cosa vuol dire longevità nella cultura moderna, cosa significa nel mondo del fitness, dello sport e del benessere, e perchè oggi moltissimi programmi personalizzati puntano a raggiungere una condizione di longevità. Una parola che racchiude storia, ricerche e innovazione.

"Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla."

Luciano De Crescenzo

Dai greci fino a noi

Durante la sua millenaria storia, l'essere umano è sempre andato alla ricerca di strategie, pozioni magiche e stregonerie che potessero renderlo immortale o, quanto meno, allungare la vita. I miti e le leggende sono pienissimi di storie che narrano gesta eroiche di antichi condottieri forti e valorosi che vivevano molto più a lungo degli uomini comuni, mortali e deboli.

Il concetto di longevità è da sempre associato all'idea di forza, lucidità mentale e salute. Essere longevi non vuol dire solo essere "più vecchi", nel senso di trascorrere più anni su questa terra, quanto, piuttosto, vivere fino in fondo un'esistenza appagante e piena, da protagonisti. L'obiettivo, per tutte le grandi culture che hanno forgiato la storia umana, è sempre stato quello di migliorare la qualità degli ultimi anni di vita, ritardare il declino e poter continuare a essere giovani.

I Greci, per primi nella cultura occidentale, hanno cercato di ingraziarsi gli dei affinchè potessero godere sempre di buona salute e ci narrano l'importanza di allenare la mente per essere sempre lucidi e saggi.

Anche i Romani ricercavano la longevità attraverso la cura del corpo, con i bagni termali e l'otium, ovvero il tempo speso al rilassamento mentale, alla meditazione lontani dallo stress e dalla frenesia della città.

Non solo: Greci e Romani erano accomunati dall'ambrosia, il nettare degli dei, una bevanda in grado di donare l'immortalità ( alfa privativa + brotos, cioè mortale). L'Ermetismo fu la corrente filosofica più forte in età Ellenistica e si rifaceva a personaggi come Enoch, Thot e Ermete Trmegisto, che si raccontava fossero diventati immortali proprio grazie a questa pozione.

In tutte le saghe appartenenti alla mitologia celtica, leggiamo storie di calici e pozioni che permettevano di vivere più a lungo e di personaggi, come Mago Merlino, che avevano appreso come vivere più a lungo o rinascere.

Successivamente, durante il Medioevo, con il diffondersi della cultura araba nell'Europa Cristiana, vennero a formarsi diverse scuole di attività erboristiche in monasteri e conventi, che con la loro produzione di elisir, diedero origine a distillati e liquori in uso ancora oggi. Ruggero Bacone sosteneva che la Pietra Filosofale constituisse l'essenza dell'elisir di lunga vita; molte ricerche si concentrarono sul Santo Graal, che si riteneva contenesse l'acqua viva menzionata da Cristo.

Poi, durante l'età Moderna, gli alchemisti, guidati in particolare da Paracelso, continuarono la ricerca della Pietra Filosofale e cercarono di ottenere pozioni e farmaci miracolosi attraverso la trasmutazione dei metalli, in particolare dell'oro.

Questi esperimenti, ricerche scientifiche e fantasiose, sono proseguiti fino ai giorni nostri, quando scienza e cultura popolare si sono incontrate nella ricerca di soluzioni pratiche e realisitiche per allungare la vita e migliorare la qualità degli ultimi anni di esistenza.
Come abbiamo fatto e stiamo facendo ancora? Semplice: siamo tornati al passato!

Analizzando la qualità della vita e soprattutto la buona salute di cui godevano le persone anche in età avanzata, fino a poco più di cent'anni fa, ci si è resi conto che alimentazione, attività fisica e riposo sono 3 variabili fondamentali, su cui abbiamo un controllo diretto che determinano la nostra longevità.

Che cos'è la longevità?

Il vocabolario indica longevità come: "durata della vita notevolmente superiore alla media".
In poche parole, quanti anni vivi in più rispetto alla media di riferimento in base al tuo sesso, alla tua etnia e ad altri fattori genetici e geografici.

Per noi del Team Palagiò, come abbiamo detto fino a qui, la longevità è un processo che puoi controllare e potenziare, un concetto più ampio e profondo della semplice durata della vita in numero di anni, che contiene gli elementi fondamentali per vivere bene a lungo, come:

  • forza fisica
  • lucidità mentale
  • buona salute

Teniamo particolarmente a cuore fare questa differenza tra quantità e qualità della durata della vita, cioè tra visione classica della longevità e visione attuale, perchè crediamo fortemente che negli ultimi anni la scienza e la ricerca, sia in campo medico che in campo sportivo, abbiano fatto passi da gigante verso strategie semplici, efficaci e raggiungibili da tutti per migliorare la qualità degli ultimi anni di vita, e noi, come Team Tecnico Palagiò abbiamo scelto di investire molto in percorsi che puntano alla nuova longevità.

Esistono diversi registri che annoverano nomi e date di nascita e morte dei decani dell'umanità, cioè di quelle persone ultra-centenarie che hanno stabilito record di longevità. Ovviamente, questi dati ci dicono solo quanti anni ha vissuto quella persona; non ci raccontano come ha vissuto, soprattutto gli ultimi anni; oppure non ci raccontano perchè è riuscita a vivere tanto a lungo, quali strategie consapevoli o meno ha messo in pratica per garantirsi l'elisir di lunga vita. Non sappiamo quali fossero le abitudini di questi decani.

Un dato significativo è il sesso: dai dati ottenuti dalle classifiche istituite e redatte ogni anno dal Gerontology Research Group e dal Guinness World Records, risulta che le donne vivono più a lungo.

  • Le dieci persone più longeve attualmente in vita sono donne (dati aggiornati al momento in cui viene scritto questo articolo)
  • Nella classifica dei decani dell'umanità, le prime 12 posizioni sono occupate da donne

Blue zone

Ora, al di là dei record e di esempi estremi e rari, è molto più interessante analizzare la distribuzione geografica di persone longeve, ultranovantenni o ultracentenarie, per capire come e quanto le variabili ambientali e le abitudini influiscano sulla qualità e sulla durata della vita. 

Nel 2004, Gianni Pes e Michel Poulain hanno pubblicato sulla rivista di settore Experimental Gerontology, il loro studio demografico sulla longevità umana, identificando nella provincia di Nuoro, in Sardegna, la zona con più alta concentrazione di centenari al mondo.

Il nome "Zona Blu" deriva dal colore del pennarello che gli studiosi utilizzavano per cerchiare le zone di studio sulla mappa.

Successivamente, sono state identificate 5 macro-regioni dove le persone vivono più a lungo e meglio, con una minore incidenza di patologie cronico-degenerative, come cancro, ipertensione, cardiopatie e malattie neuro-degenerative.

  • Sardegna, in particolare la provincia di Nuoro. I paesi montani d'Ogliastra e dalla Barbagia di Ollolai, hanno fatto registrare la più alta concentrazione di centenari maschi; il paese di Seulo, invece, ha stabilito il record mondiale di ultra-centenari con 20 casi accertati in 20 anni, tra il 1996 e il 2016
  • L'isola di Okinawa in Giappone
  • La comunità della chiesa cristiana avventista del settimo giorno di Loma Linda, in California
  • La penisola di Nicoya, in Costa Rica (oggetto di studio dal 2007)
  • L'isola di Icaria, in Grecia, nell'aprile 2009 ha fatto registrare la più alta percentuale di novantenni della Terra: 1 abitante su 3 raggiunge i 90 anni! Inoltre, gli icariani hanno il 20% in meno di casi di cancro, il 50% in meno di malattie cardiache e una percentuale pressocchè nulla di casi di demenza.

I dati veramente utili e strepitosi riguarda la qualità della vita delle persone che abitano in queste zone blu: anche se novantenni o centenari, nella maggior parte dei casi, sono soggetti sani, forti, fisicamente attivi, lucidi mentalmente e autonomi.

I fattori che accomunano tutte queste popolazioni, così lontane geograficamente, eppure così vicine per cultura e abitudini, sono:

  • attività fisica come base della vita stessa. Il corpo è in costante movimento per ilavori domestici, gli spostamenti e le attività lavorative e ludiche.
  • vita comunitaria e attività conviviali. La condivisione e la relazione con l'altro creano benessere mentale.
  • dieta semplice, pasti frugali e periodi di digiuno. Si mangia ciò che la terra e le stagioni offrono. Carne pochissima o totalmente assente; poco pesce; qualche prodotto caseario, principalmente da latte ovino e caprino; tanta verdura, soprattutto a foglia e legumi. Poi aglio, cipolla, olio d'oliva e frutta a guscio.
    Per tutte queste popolazioni il digiuno è parte dei cicli naturali oppure del percorso religioso

La dieta della longevità

Nel suo libro "La dieta della longevità", il dottor Valter Longo, uno dei massimi esperti mondiali di gerontologia, che ha dedicato la sua vita e la sua carriera alla ricerca e allo studio dei fattori della longevità, racconta di essere nato a Genova da una famiglia di origini calabresi e che, recandosi ogni estate in vacanza nel paese di origine dei genitori, aveva notato differenze sostanziali dalle sue abitudini solite invernali. La differenza si fece ancora più marcata quando si recò per studio negli Stati Uniti, dove, pur essendo consapevole delle conseguenze dannose delle cattive abitudini, ingrassò e iniziò a sviluppare un senso di malessere.

Senza andare oltre con la biografia del dottor Longo, questa storia ci serve come esempio lampante per mettere in evidenza 3 fattori specifici della longevità o della mancanza di longevità nelle popolazioni moderne:

  1. i fattori ambientali e culturali ti fanno crepare prima o campare di più e meglio.
    Siamo immersi in stimoli costanti e potenti che ci indirizzano verso scelte più o meno salutari. Stando in un piccolo paesino della Calabria degli anni '80, Valter si spostava a piedi, giocava a pallone con gli amici, mangiava molta verdura e aveva interazioni sociali profonde. Per forza, non aveva molte alternative.
    Al contrario negli USA tutti gli stimoli che riceveva lo portavano a mangiare male, essere stressato e a spostarsi solo con mezzi a motore.
    I calabresi sono tra le popolazioni più longeve d'Italia e del mondo e questo deriva proprio dai fattori ambientali e socio-culturali in cui sono immersi. Al tempo stesso, le nuove cattive abitudini che stanno assumendo le nuove generazioni, anche nelle Blue Zones, stanno causando una drastica riduzione della longevità e della qualità della vita. 
  2. Ciò che credi di mangiare e quanto credi di muoverti sono fantasie. Non sei consapevole.
    Purtroppo nella maggior parte dei casi le persone mangiano molto peggio di quanto credono, mangiano molto di più di quanto abbiano realmente bisogno per sostentarsi e stare bene, e si muovono nettamente meno di quanto credono e dovrebbero.
    Da indagini recenti dell'OMS, svolte nell'ambito del progetto "Global Action Plan on Physical Activity 2018-2030", e da nuovissimi studi condotti da Deloitte ed EuropeActive, è evidente che circa il 40% della popolazione è ferma e del restante 60%, la metà pensa di svolgere abbastanza attività fisica, ma purtroppo così non è.
    Pensa alle famose frasi "mangio pochissimo, eppure non dimagrisco" oppure "mi alleno duro, ma sono sempre sovrappeso". La verità è diversa da ciò che credi e i fatti lo dimostrano.
    Quali elementi hai per dire che stai mangiando bene o meglio di prima?
    Quali dati dimostrano quanto ti muovi?
  3. Siamo il risultato della nostra storia genetica.
    Il nostro DNA codifica costantemente in risposta agli stimoli a cui è sottoposto, quindi se gli dai stimoli coerenti con la tua storia genetica otterrai ottimi risultati. Per spiegare meglio ciò di cui stiamo parlando, ti facciamo un esempio: è stato scoperto che in Europa il 60% delle persone è sensibile al lattosio, perchè non possiede gli enzimi per digerirlo. Eppure, in Valle d'Aosta esiste una piccola comunità la cui dieta è basata su latte e formaggi, con la più alta concentrazione di persone che presentano un microbiota intestinale perfetto per digerire il lattosio. Il motivo è proprio la storia di questa comunità che si è sempre alimentata con ciò che aveva a disposizione, cioè latte e latticini purissimi.

Qualcosa sta cambiando

Oggi è sempre più evidente che i fattori ambientali inneschino le risposte del nostro DNA, dando orgine a ben note malattie oppure garantendo buona salute e longevità.

Lo ripetiamo: la somma delle tue scelte, soprattutto quelle ricorrenti, cioè delle tue abitudini, delle variabili ambientali e della tua storia genetica, determina la risposta del tuo organismo e, quindi, il risultato finale in termini di quantità e qualità della vita.

Tu hai l'immenso potere di decidere in che direzione andare. Oggi finalmente abbiamo abbandonato intrugli strani e non ricerchiamo più pozioni magiche che ci allunghino l'esistenza; piuttosto abbiamo capito che dalle nostre scelte dipende la qualità della nostra vita.

Se programmi, selezioni e scegli il meglio, sul lungo periodo otterrai benefici reali e duraturi.
Se navighi a vista non puoi aspettarti altro che episodi casuali.
Funziona così per tutto e probabilmente lo sperimenti ogni giorno nel lavoro, nella relazione di coppia e nelle relazioni familiari: per raggiungere gli obiettivi di business, un bravo ed efficace manager programma ogni mossa e guarda ai risultati sul medio-lungo periodo. Ragiona in termini di processo virtuoso come somma di singoli eventi corretti.

Oppure, pensa ad un lungo viaggio on the road: devi programmare ogni singola tappa, ogni spostamento, il budget, i tempi; scegli la compagnia, dove dormire e cosa mangiare. Non lasci che sia il caso o qualcun altro a guidarti: decidi tu, con anticipo e con lucidità oggettiva.

Per la longevità è la stessa cosa.
La longevità è un processo di somma di scelte giuste, migliori e costanti.

Oggi moltissimi specialisti dello sport e del fitness stanno sviluppando e migliorando il percorso nato alla fine degli anni '90 con la medicina, l'allenamento e la nutrizione anti-aging, soprattutto grazie ai tantissimi nuovi studi che stanno uscendo sulle più importanti riviste di settore. L'anti-aging si è evoluto nella longevità, cioè in un processo a lungo termine che parte fin da quando si è nella pancia della mamma e che abbraccia tutti i fattori del benessere, come attività fisica, nutrizione, riposo e relazioni.

Oggi assistiamo a un processo generale di ritorno alle origini, perchè per alcuni aspetti migliori rispetto alla modernità statica: la piccola azienda biologica, l'orto sul balcone, la cena anticipata e la passeggiata serale, sono alcune delle sane e antiche abitudini che stanno tornando di moda. Tutti ricerchiamo pace e tranquillità, spazi aperti lontani dalla tecnologia.

In molti casi, i nostri nonni vivevano meglio e più a lungo: parliamo di pochissimi minuti fa in termini evolutivi, eppure sembra passata un'era geologica. Solitamente l'uomo impiegava molti decenni, se non secoli, per inventare nuovi strumenti e modificare radicalmente le proprire abitudini di vita; nell'ultimo secolo, invece, i cambiamenti sono stati drastici e repentini. Siamo passati da uno stile di vita attivo, in cui i pasti erano frugali e il digiuno era parte integrante della dieta, per necessità o per osservanza di regole religiose, all'ipocinesia, alla pigrizia, alla sedentarietà e alla totale, continua e incessabile disponibilità di cibo.

In tutta la storia umana non siamo mai stati tanto fermi e con la pancia così piena.
Ricorda, sedentarietà è l'opposto di longevità. Più stai fermo, meno sei longevo.
Il corpo umano ragiona e agisce sempre in relazione ad una necessità: se non ti muovi, mangi tanto e sei passivo, perchè mai l'organismo dovrebbe investire energie per tenere la mente lucida, il corpo forte e la salute buona?

Se, al contrario, svolgi regolare attività fisica e hai uno stile di vita attivo (vai a lavoro a piedi, passeggi regolarmente, svolgi lavori fisici e fai qualsiasi cosa per attivare muscoli e articolazioni), curi l'alimentazione nella quantità oltre che nella qualità e dedichi il giusto tempo al riposo e alle relazioni, crei le condizioni necessarie affinchè sviluppi la longevità.

Oggi possiamo usare ciò che millenni di evoluzione ci hanno insegnato, potenziati dalla ricerca e dall'innovazione: essere longevi oggi vuol dire vivere più a lungo, meglio e con più forza. Allenarsi per diventare longevo non è più solo ridurre le rughe e i dolori articolari, quanto, piuttosto, restare forte, atletico e lucido. E questo si riflette in modo incredibilmente positivo sulla vita di tutti, sulla produttività e sull'economia.
Nel 2021, longevità equivale correre i 100 metri, a 90 e più anni, in meno di 30 secondi.

Noi, come palestra e come Team Tecnico Palagiò, attraverso la formazione continua, siamo all'avanguardia per sviluppare percorsi di longevità a 360° e nei prossimi articolo saremo orgogliosi di condividere parte del alvoro fatto fin qui.


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